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Miss America dice addio alla sfilata in costume nell’epoca del #MeToo - Moda

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Nella prossima edizione di Miss America non ci sarà la tradizionale sfilata delle concorrenti in costume da bagno. Una scelta dettata dall’onda lunga del movimento #MeToo che si promette di cambiare strutturalmente il concorso per eleggere la reginetta degli Stati Uniti. Ma potrebbe non essere così semplice

Non chiamatelo concorso di bellezza. Miss America dice addio alla sfilata delle sue concorrenti in costume da bagno e abbraccia la rivoluzione dell’empowerment femminile iniziata con il movimento #MeToo a seguito dello scandalo Weinstein nell’ottobre 2017. imageL'esibizione in costume da bagno nell'edizione di Miss America 2018 “Non giudicheremo l’aspetto esteriore, vogliamo che più donne possibile sappiano di essere le benvenute in questa organizzazione”, ha detto ai microfoni di “Good Morning America”, celebre trasmissione di casa ABC, Gretchen Carlson, presidente di The Miss America Organization. Una presa di posizione, riportata dal New York Times, che racconta molto del cambiamento in atto: Carlson è una ex presentatrice di Fox News che nel 2016 ha fatto causa all’ex Amministratore Delegato della stessa rete, Roger Ailes, per molestie sessuali diventando una paladina dei diritti delle donne nel mondo del lavoro. Ma soprattutto è stata Miss America nel 1989. Ipocrisia? Tutt’altro. Quello che Carlson sta cercando di fare è trasformare il concorso di bellezza nato nel 1921 ad Atlantic City con una sfilata in costume da bagno, in un concorso per eleggere la rappresentante delle donne americane a prescindere dall’aspetto esteriore. E dunque “più spazio ai loro talenti, alle loro intelligenze e alle loro idee”. imageLa prima edizione di Miss America nel 1921 ad Atlantic City Un cambiamento che però potrebbe trovare il primo grande ostacolo nell’organizzazione stessa del concorso. Miss America infatti è l’atto finale dei vari concorsi che eleggono le Miss nei singoli stati e non è detto che a livello locale la rivoluzione venga appoggiata. Si può dunque rischiare il paradosso di dover eleggere su criteri non estetici delle reginette di bellezza chiamate a sfoggiare talenti e idee che magari non hanno.Senza dubbio la strada è lunga ma quel che è certo è che qualcosa si sta muovendo nella macchina della Miss America Organization: da quando Gretchen Carlson è stata nominata presidente nel gennaio 2018, anche come reazione ai commenti misogini dell’ex direttore esecutivo Sam Haskell, le quote rosa sono decisamente aumentate visto che ben sette dei nove membri del board sono donne. imageNon è la prima volta che l’esibizione in costume viene messa in discussione all’interno del concorso. Sebbene inizialmente, come abbiamo detto, lo spettacolo di Miss America sia nato per allungare la stagione estiva nell’Atlantic City degli anni ’20, in seguito l’obiettivo del concorso è diventato raccogliere fondi per borse di studio ed elevare l’immagine delle donne all’interno della società. Rendendo dunque la sfilata in abiti da spiaggia superflua, finanche fuori luogo a detta di alcune concorrenti, tra cui la vincitrice del 1993 Leanza Cornett . Ma chi comanda, in uno spettacolo televisivo, è l’audience e dunque negli anni ’90 l’Organization ha indetto un sondaggio tra i telespettatori per far decidere loro se mantenere o meno quella parte dello spettacolo. Il risultato? Nel 1995 i due terzi hanno votato per conservarlo all’interno del concorso.Oggi, che la loro opinione in merito sia cambiata o meno, dovranno mettersi il cuore in pace: Miss America non è un concorso di bellezza.

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